Novara ed il suo territorio

Novara, ma non solo. Il suo territorio, i laghi, i prodotti tipici, lo shopping. Tanti i motivi per sceglierci e per soggiornare da noi. Ai nostri ospiti suggeriamo una serie di spunti di visita per conoscere le attrattive di un territorio che così viene descritto dal noto scrittore Sebastiano Vassalli: “In primavera, quando il cielo è blu come l’acqua delle risaie in cui si rispecchia, […] le Alpi cariche di neve stanno là, in un certo modo che ti allarga il cuore solamente a guardarle”. E’ il “mare a quadretti”.

Un territorio tutto da scoprire

Piccoli borghi, grandi castelli, laghi e montagne rivelano la grande bellezza dei dintorni di Novara e della regione. Una esperienza indimenticabile per tutti.

 

Momo – Oratorio della Santa Trinità

Poco distante dal centro del paese, lungo la strada regionale n.229, sorge l’oratorio della Santissima Trinità. Questo luogo era già considerato sacro dai Celti. L’oratorio fu costruito originariamente intorno al XII secolo ma viene citato per la prima volta solo nl 1347. L’oratorio sorse per accogliere i pellegrini che percorrevano la via Francigena, provenienti dai valichi alpini dell’Ossola verso le principali direzioni. Di notevole pregio sono gli affreschi interni, risalenti al XV e XVI secolo, attribuiti alla bottega dei Cagnola, raffiguranti scene della vita di Cristo.

Galliate, il Castello Visconteo Sforzesco

Il castello assunse le fattezze attuali nel 1476 per volontà del Duca Galeazzo Maria Sforza, che intendeva fare dell’edificio una comoda residenza per i soggiorni venatori della corte milanese. Nel 1532 divenne feudo del ramo Caravaggio degli Sforza, subendo nel XVII secolo diverse trasformazioni. Nel corso del Seicento infatti la Marchesa Maria Aldobrandini Sforza fece realizzare gli affreschi che ancora oggi sono visibili nel castello. Oggi è in buona parte di proprietà comunale e ospita la Sala Museo Achille Varzi ed il Museo di Arte Contemporanea Angelo Bozzola. L’edificio ospita periodicamente mostre e manifestazioni.

Carpignano Sesia, Castello Ricetto e Chiesa di San Pietro in Castrum

Le prime notizie sul castello risalgono al XII secolo, ma le sue origini sono più antiche, come testimonia la chiesa di San Pietro, costruita agli inizi del XI secolo. Verso la metà del secolo XII fu donata all’ordine benedettino di Cluny, entrando così a far parte di una vera e propria rete di chiese, priorati ed abbazie estesa a tutta l’Europa occidentale. All’interno della chiesa gli affreschi dell’abside maggiore, databili tra il 1140 ed il 1159, costituiscono un vero e proprio tesoro del panorama della pittura romanica padana per l’alto livello pittorico ed i densi contenuti iconografici.

Galliate, Il Santuario del Varallino

Dedicato alla Natività della Vergine, fu edificato alla fine del XVI secolo su progetto di Pellegrino Tibaldi. Il nome del santuario si deve alla sua somiglianza interna con il Sacro Monte di Varallo. Le statue e gli affreschi del gruppo della Crocifissione si devono a Lorenzo Peracino detto “pittor divoto”, così come la decorazione ad affresco delle due sacrestie e della cupola raffigurante il Paradiso, dove in un turbine di luce divina sono stati raffigurati circa 300 personaggi.

Oleggio, San Michele

La chiesa dedicata a San Michele si trova all’interno del cimitero di Oleggio. Citato nel X secolo, l’edificio attuale risale al X-XI secolo. L’interno, con copertura a capriate lignee, conserva pregevoli affreschi di epoca medievale, fra i pochi esempi di arte romanica ancora visibili nel Nord Italia. Nel catino absidale è raffigurato il Cristo in Maestà con figure di diaconi e cavalieri; mentre sulla controfacciata è rappresentato un grandioso Giudizio Universale. Altri affreschi databili tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo sono collocati lungo la navata maggiore.

 

San Nazzaro Sesia, L’Abbazia dei Santi Nazzario e Celso


È il più importante complesso abbaziale fortificato del Novarese ed uno dei più significativi dell’Italia settentrionale. Fondato nel 1040, dal vescovo di Novara Riprando, appartenente alla prestigiosa famiglia dei Conti di Biandrate, l’impianto fu fortificato a partire dal XIII secolo. Successivamente nel corso del XV secolo è stato oggetto di ampliamenti e ricostruzioni. Degni di nota la chiesa, la cui facciata è un significativo esempio di architettura gotica lombarda, e il chiostro, porticato sui quattro lati, arricchito dal ciclo di affreschi tardo quattrocenteschi, di autore ignoto, rappresentanti un centinaio di episodi, di cui molti ben conservati, della vita di San Benedetto da Norcia.

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